Carissimi,
dopo un lungo periodo di sospensione delle mie attività politiche per essermi dedicato alla preparazione e celebrazione del XII Congresso Mondiale della CIM che ho l’onore di presiedere, ritorno, nei modi e tempi giusti, all’impegno politico per contribuire, unitamente a tanti compagni, alla rinascita dell’ideale di cui è stata costellata la mia vita pubblica, la ricostruzione di un soggetto politico socialista e democratico di cui si sente assoluto bisogno.
Il Congresso della Confederazione si è svolto nel migliore dei modi, con un risultato superiore alle attese, ha confermato la propria scelta statutaria di assoluta autonomia dai Governi e dai partiti, anzi militano nella stessa esponenti di varie forze politiche, ma fin dalla nascita era ed è più che nota la posizione politica del suo Presidente.
Pertanto è doveroso verso i miei compagni che prima mi hanno sostenuto a livello elettorale e dopo nelle mie candidature alla Segreteria del Partito, dare il mio apporto allo sforzo generoso di quei militanti che stanno lavorando per ricostruire la casa comune.
Rivendicare le nostre ragioni a questo punto diventa superfluo, ben altro sono gli scogli da superare. Da iscritto al PSI con altri fondammo prima la componente interna “Iniziativa Socialista”, poi ,per allargare il campo ai non iscritti, “Socialisti in Movimento”, oggi stiamo costruendo l’evento di Rimini del prossimo febbraio per dare contenuto alla nostra proposta politica.
Al Congresso del PSI se ci sarà vera agibilità politica, parteciperemo per far conoscere al meglio le nostre tesi che negli ultimi anni sono state conflittuali con la Segreteria attuale (vedi Renzismo e leggi da loro approvate, Rosa nel Pugno etc.).
Non è più tempo di divisioni, e credo che la scelta unanime di cambiare il vertice con un nuovo Segretario e l’apertura ai socialisti ovunque collocati sia un passo avanti importante anche se non esaustivo. In crisi è la Sinistra non il Socialismo: in Inghilterra con Cobyrn, in Portogallo con Costa e negli Stati Uniti con Sanders, i socialisti attraggono milioni di giovani anche se guidati da settantenni. Il PSI, invece, ha bisogno di un vertice costituto da giovani che possano darne un immagine diversa, mentre tutti noi abbiamo il dovere di aiutarli in una impresa possibile ma non titanica.
Di fronte all’attacco alle istituzioni ed alla forma di democrazia rappresentativa, con un Governo ed una maggioranza di incompetenti pericolosi, che negano il valore della scienza, della libertà di stampa e di parola, della competenza e preparazione politica, occorre scendere in campo senza indugio per evitare tracolli e pericolose involuzioni.
In altra sede mi esprimerò sulla assurda legge di bilancio, ma occorre fermare il treno prima che vada a sbattere.
In un Paese con sei milioni di poveri assoluti, con la forbice tra ricchi e poveri che si allarga sempre di più, con undici milioni di italiani che rinunciano alle cure sempre più costose, con aziende che hanno crediti dallo Stato per oltre 35 miliardi, con 400 imprese al giorno che chiudono, 300mila case pignorate all’anno e con tasse sempre più pesanti, la risposta populista è inconcludente, puerile e demagogica. Si tratta della vendetta dei mediocri e degli incapaci, che vogliono un Parlamento estratto a sorte come una lotteria, sostituire il libero dibattito con internet da bar sport, inculcare nel cittadino in difficoltà rabbia e rancore. Ora è il momento che la società civile dica basta, ai teatrini su Facebook , alle decisioni a mezzo twitter, ed alle sparate quotidiane sempre più grosse.
I problemi ci sono, e sono tanti, con gli attuali inquilini di Palazzo Chigi li andiamo ad aggravare.
Angelo Sollazzo