
A meno di un settimana dal voto i compagni di Socialisti in Movimento rinnovano, insieme a tutti gli altri socialisti e a tutti i cittadini di buon senso, l’appello per il No, affinché si possa evitare di cadere nei tanti imbrogli e falsità che si nascondono dietro questa pericolosissima controriforma.
Dopo che il parlamento, prima con un governo giallo-verde o poi con un governo di giallo-rosso, ha votato, per viltà e per calcolo politico, a favore della riduzione del numero dei parlamentari, abbassando la testa di fronte ad un vento populista che sembrava irresistibile, oggi questo vento ha perso la sua intensità, e sulla spinta di tanti cittadini quel vento sta cambiando.
Molti cittadini al di là delle indicazioni dei partiti stanno scegliendo di votare No per dire No al taglio della democrazia, perché non vuole essere imbrogliato e preso in giro, e per esprimere la propria contrarietà proprio nei confronti di una classe politica che con quel voto in parlamento ha manifestato tutta la sua pochezza e il suo opportunismo. Ha calpestato la Costituzione e, con una legge fatta anche male, viola il principio fondamentale dell’uguaglianza tra il voto di un cittadino rispetto a quello di un altro.
Per dire No a chi ci vuole far credere che cosi facendo si riducono i costi della politica, si aumenta l’efficienza del parlamento e si migliora la qualità della politica. Quando invece si rafforzano le lobby, si rafforzano le segreterie dei partiti e si rafforza proprio quella casta che si dice di voler indebolire.
Per dire No ad una deriva antidemocratica che si manifesta sempre in due modi. Quando chi è al potere in nome del popolo riduce al popolo i diritti fondamentali e gli spati di partecipazione. Politica. Quando in nome della democrazia si vuole indebolire le istituzioni tagliando i suoi rappresentanti. E’ successo in questi ultimi decenni quando si è incominciato a tagliare i consiglieri comunali, quelli regionali e facendo delle province una cosa ormai incomprensibile.
Per dire No a chi aveva e ancora persegue il disegno di distruggere il Parlamento, di “aprirlo come una scatola di tonno”, per distruggere il suo ruolo, indebolire l’istituzione più democratica per eccellenza, togliendo ai cittadini l’unico strumento che gli è rimasto per controllare l’azione dei suoi governanti attraverso i propri rappresentanti.
Noi socialisti, con o senza tessera, rimaniamo fermi nella nostra opinione.
Votiamo No per difendere l’onore del Parlamento, che è cosa diversa dal giudizio che diamo di parlamentari, costretti al voto favorevole da un sistema politico ed elettorale che ha reso il parlamento un parlamento di nominati.
Votiamo No perché la politica e la stessa democrazia non sono un costo ma uno strumento essenziale per la collettività nazionale.
Votiamo No per difendere il ruolo essenziale del parlamento come limite e controllo alle pretese del potere esecutivo, e perché l’esercizio della riflessione e del dibattito tipico di un attività parlamentare libera produce leggi migliori e azioni migliori.
Votiamo No, per noi in quanto cittadini, perché la capacità e la stessa dignità dei nostri rappresentanti dipenderà anche dal recupero della nostra possibilità di sceglierli con una legge proporzionale con le preferenze, senza la quale un altro volta saremmo imbrogliati.
E infine votiamo No perché se vince il Si l’Italia farà nuovi passi indietro, anche al cospetto del mondo. Ad una crisi gravissima sul piano economico e sociale, si aggiungerà una crisi istituzionale e una disgregazione del sistema delle sorti incerte e pericolose. Un avventura che non vale le pena di percorrere.