BASTA !
“Ancora incidenti mortali sul lavoro. Da quando l’oggetto della contrattazione si è spostato dal salario ai profitti, la sicurezza sul lavoro non rappresenta più un obbiettivo ma solo un costo da tagliare.”
Lo ha dichiarato Socialisti in Movimento che ha aggiunto: “La morte del giovane Matteo Smoilis, ucciso da un carico di cemento in un piccola impresa edile, insieme ai dati resi noti oggi sul continuo aumento dei giovani precari e del continuo calo delle assunzioni stabili, rappresentano una condizione del lavoro in Italia non più sostenibile. La legislazione in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, è ormai facilmente disattesa per i continui tagli agli organismi di controllo. Inoltre mentre i medici competenti sono sul libro paga delle aziende, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza operano in condizioni di assoluta difficoltà. Tutta la normativa degli appalti, resa meno rigida, per favorire ad es. Expo, ha facilitato condizioni di deregolamentazione del lavoro e della sicurezza. Dumping salariale e contrattuale. E cosa ancor più grave l’infiltrazione della malavita.
L’impegno del sindacato e delle forze politiche deve riportare il lavoro e i lavoratori al centro della discussione e la sicurezza deve tornare ad essere un obbiettivo condiviso.”
10 maggio 2018